"Gli elementi di confronto più difficili -afferma la Cia- restano la questione dello zuccheraggio, la ripartizione dei fondi, le proposte di revisione dell’etichettatura e la modalità di applicazione dell’estirpazione dei vigneti in previsione di processo di liberalizzazione degli impianti". "In un tale difficile contesto, lo zuccheraggio deve essere vietato nel rispetto -rimarca la Cia- del valore globale delle produzioni vitivinicole europee. Dal canto suo, l’etichettatura costituisce un elemento qualificante per la nostra vitivinicoltura".
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