Di fronte alle emergenze sanitarie che si ripetono la scandalosa proposta di depenalizzare il reato di vendita di cibi adulterati conferma il nostro allarme sul tentativo di mettere le mani sulla qualità alimentare italiana. E’ quanto ha afferma il presidente di Coldiretti Sergio Marini nel commentare la bozza di codice della sicurezza alimentare che fa sparire l’azione penale nei confronti di chi commercializza alimenti dannosi per la salute, ma punisce chi diffonde a mezzo stampa informazioni suscettibili di creare panico o allarmismo tra i consumatori. Si tratta - sottolinea il presidente della Coldiretti - di un vero e proprio bavaglio all’informazione che ha consentito in questi anni di portare alla luce scandali alimentari tenuti nascosti dai principali responsabili. La proposta prevede - continua la Coldiretti - che chi commetterà questi reati non andrà più in carcere se non saranno provocate gravi intossicazioni o casi di morte. Si tratta di una situazione che - continua Marini - rafforza il nostro impegno a tutela della qualità del made in Italy alimentare, esploso con la grande manifestazione di 150 mila agricoltori dell’11 luglio a Bologna, che continuerà nei prossimi giorni per fermare una deriva pericolosa che mette a rischio il futuro delle imprese agricole e dei consumatori. L’Italia - continua Marini - è l’unico Paese in Europa che non ha ancora istituito l’Autorità alimentare nazionale per la sicurezza alimentare limitando la discussione all’individuazione della sede. (Foto/Coldiretti: il presidente Coldiretti Sergio Marini)