L’Italia dovrà pagare 185 milioni di Euro per non aver rispettato il regime delle quote latte. Come stimato qualche settimana fa da Confagricoltura, i dati Agea confermano che la produzione eccedentaria di latte costerà allo stato italiano una cifra di poco inferiore a quella di 198 milioni di Euro, pagata lo scorso anno. Dai dati, non ancora ufficiali, emerge che, nella campagna di consegne 2006/2007, in Italia sono state prodotte 10.856.746 tonnellate di latte vaccino, circa 600.000 tonnellate oltre il consentito dalle norme europee. Come l’anno scorso, saranno circa 5.000 le aziende a cui sarà imputata la sanzione. La novità, continua Confagricoltura, sta nel fatto che i dati sulla compensazione quest’anno vanno a incidere soprattutto nelle aree di pianura. Solo il 47% dei titolari di quota B tagliata, che hanno prodotto oltre la quota consentita, sono stati compensati. Lo scorso anno furono il 93%. Un dato molto negativo, in un momento in cui la “sete di latte”, sul mercato mondiale, ha fatto salire i prezzi ed ha indotto la Commissione europea a sospendere le restituzioni alle esportazioni per tutti i prodotti lattiero caseari. Per l'Italia si pone la necessità di far rispettare il regime delle quote. Per la prima volta, ieri, la Regione Lombardia ha revocato il riconoscimento ad un caseificio, “primo acquirente”, che non rispettava le norme. Questa notizia, conclude Confagricoltura, conferma che la legge 119/2003 può e deve essere applicata, a tutela dei produttori che agiscono correttamente.