“Se alla base della manifestazione promossa dalla Coldiretti per il prossimo 11 luglio a Bologna il contendere è solo sull’operato del ministro De Castro, con giudizi negativi, francamente ci sembrano motivazioni scorrette e ingenerose. Al contrario, se le motivazioni fossero state inerenti alla difesa dell’agricoltura italiana, alla sua qualità, all’apporto positivo che il settore dà e può ulteriormente dare e della sua importanza nell’economia italiana, sarebbero state tutte da noi condivise e non avremmo avuto nessun problema ad esprimere simpatia per la manifestazione”. E’ quanto sostiene il presidente della Cia-Confederazione italiana agricoltori Giuseppe Politi il quale sollecita, pertanto, la stessa Coldiretti a specificare con chiarezza i motivi che l’hanno spinta a decidere la protesta di piazza.
“Nell’attuale difficile momento -conclude Politi- non bisogna contribuire ad accrescere le tensioni, i contrasti e il disagio delle campagne. Gli agricoltori non hanno certo bisogno di divisioni, ma di un’attenzione nuova e propulsiva in grado di aprire prospettive e certezze. Elementi che possono nascere solo attraverso l’impegno condiviso di tutte le forze in campo”.