Ogni anno un’azienda di piccole e medie proporzioni produce un materiale burocratico cartaceo che messo in fila raggiunge i 3,5 chilometri, la distanza che a Roma va da Piazza Venezia a Piazza del Popolo e viceversa. Una mole spaventosa di documenti che opprime e che rende l’impresa sempre meno competitiva. A sottolinearlo è la Cia-confederazione italiana agricoltori che, oggi, a Roma, ha presentato alla stampa la petizione popolare per la semplificazione burocratica.
"Adempimenti che per un’azienda agricola -rileva la Cia- diventano un vero “martirio”. Una serie innumerevole di pratiche, di pagamenti, di carte bollate che si spalmano lungo tutto l’arco dell’anno, senza possibilità di tregua. Ad esempio, un’azienda vitivinicola deve fare i conti con 21 enti e controlli, che vanno dall’Inps all’Inail, dalla camera di commercio al comune, dalla guardia forestale all’ispettorato agrario, dall’Agea all’Uma. Ma questa è solo la punta di un iceberg mastodontico".