“Il prossimo Dpef dovrà proseguire sulle direttrici del risanamento, dello sviluppo e dell’equità per consentire all’economia di uscire da una fase di stallo”. E’ quanto ha sottolineato il presidente della Cia - Confederazione italiana agricoltori Giuseppe Politi in occasione dell’incontro a Palazzo Chigi tra il governo e le forze sociali. “E’ indispensabile che con il Dpef, e la manovra economica per il 2008, si riservi più attenzione allo sviluppo e alla competitività, oltre che alla ridistribuzione sociale dei maggiori introiti derivanti dalle entrate fiscali”. Per Politi il “tesoretto” non può essere utilizzato soltanto per ridurre il deficit pubblico. Per quanto riguarda l’agricoltura, che comincia a dare segni di ripresa (crescita del valore aggiunto del 3,9 nel primo trimestre 2007), si pone l’esigenza di ridurre il costo del lavoro. “Il settore - ha sostenuto Politi - è rimasto fuori dall’annunciato cuneo fiscale ed è impegnato nelle tematiche della sicurezza e della regolarizzazione pregressa dei contributi previdenziali”. Altro tema: le bioenergie. “L’agricoltura può concorrere alla realizzazione degli obiettivi generali e alla diversificazione delle fonti energetiche con l’utilizzo delle masse legnose e degli scarti per piccoli impianti. E’ indispensabile, oltre che dare attuazione alle norme della legge finanziaria, fare un’attenta riflessione sulle risorse, i soggetti e le tempistiche di utilizzo dei finanziamenti disponibili”. Politi ritiene fondamentale l’esigenza di dare massima attenzione alla questione delle crisi di mercato in agricoltura.