I dati Istat sull'inflazione confermano inoltre l'importanza del settore primario. "Ancora una volta -ha commentato la Cia- l'agricoltura ha contribuito a frenare il costo della vita. La discesa dei prezzi nelle campagne non ha infatti influito in positivo sul dettaglio agroalimentare, i cui aumenti sono tra i più alti fra i settori presi in esame dall’Istat. Per quanto riguarda i prezzi praticati sui campi -ha avvertito la Cia- a determinare il “raffreddamento” del primo quadrimestre è stato, soprattutto, il clima mite che ha alterato i cicli vegetali, in particolare per gli ortaggi, generando squilibri sui mercati. Distorsioni che hanno avuto ricadute pesanti sugli stessi redditi degli agricoltori".
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