Parte finalmente la campagna di ristrutturazione dei debiti Inps. Dopo i molti intralci, le complesse difficoltà, i tanti problemi ai quali le aziende hanno dovuto far fronte, si è così arrivati alla stretta finale dell’operazione, che aveva preso l’avvio con l’intesa sottoscritta lo scorso mese di ottobre. Da lunedì prossimo 11 giugno all’8 ottobre le imprese agricole interessate (circa 600 mila) hanno la possibilità di sanare la loro posizione debitoria e di chiudere tutte le procedure di recupero. Una ristrutturazione che rappresenta l’unica strada possibile per le imprese per ripartire su basi nuove e più moderne. E’ quanto sottolinea la Cia-Confederazione italiana agricoltori che da lunedì prossimo metterà i suoi uffici a disposizione e a servizio degli agricoltori per aiutarli nell’espletamento delle pratiche richieste.
La Cia evidenzia che possono essere ristrutturati tutti i crediti ceduti alla Scci maturati fino 31 dicembre 2004 con esclusione di quelli riferibili a periodi precedenti derivanti da denunce di iscrizione variazione, o da accertamenti ispettivi messi a ruolo dal primo gennaio 2005 in poi. Esclusi anche i crediti oggetto di sospensione  per calamità e quelli per impiegati agricoli. Possono ristrutturare i debiti previdenziali, rileva sempre la Cia, i titolari di aziende agricole singole o associate che versano, per se stessi o per i propri dipendenti, contributi previdenziali e assicurativi alla gestione agricoltura. L’adesione può essere definita dal debitore, presso le sedi delle organizzazioni professionali agricole con le seguenti modalità: l’operatore dell’associazione, dopo aver acquisito il Car (Codice assistenza ristrutturazione), da ritirare all’Inps, da parte del debitore o da parte dell’operatore stesso, verifica le partite debitorie che risultano nella banca dati e procede all’adesione o, in alternativa, chiede la rettifica delle posizioni stesse presso la sede Inps competente, prima di definire l’adesione.