“Un logo per i prodotti agroalimentari europei per attestare che sono stati coltivati, trasformati e confezionati senza lo sfruttamento dei minori”. Questo l’appello del presidente della Cia - Confederazione italiana agricoltori Giuseppe Politi in occasione della Giornata mondiale contro il lavoro minorile che si svolgerà il 12 giugno e che avrà come tema quello dell’agricoltura. Politi, vice presidente del Copa - Comitato delle organizzazioni agricole europee, sollecita un serio impegno della filiera agroalimentare dell’Ue perché si contrasti lo sfruttamento dei bambini nel lavoro. “Il marchio europeo - afferma Politi - sarebbe un primo passo per raggiungere l’obiettivo posto dall’Ilo, Organizzazione internazionale del lavoro, di eliminare le peggiori forme di lavoro minorile entro il 2016”. “Sappiamo che nel mondo - come sottolineato anche da recenti indagini - oltre 132 milioni di bambini tra i 5 e i 14 anni lavorano in agricoltursa esposti a lavori pericolosi, a insetticidi tossici, orari massacranti e a temperature estreme. E' uno stato di schiavitù che bisogna debellare”. Nel mondo oltre mezzo miliardo di minori vive con meno di 1 euro al giorno. Più di 100 milioni di bambini non sono mai andati a scuola e sono 121 milioni quelli con meno di 5 anni che muoiono ogni anno. Ogni giorno muoiono 30.000 bambini, 1 ogni 3 secondi. E molti perdono la vita lavorando”. “L’Europa agroalimentare - rileva Politi - deve cominciare a muoversi per porre fine a questa piaga. Il marchio che proponiamo può essere allargato a tutte le produzioni agricole e alimentari mondiali e in questa iniziativa possiamo coinvolgere la Fipa, Federazione internazionale dei produttori agricoli”. (Foto Cia)