La National farmers union (Nfu), l’organizzazione degli agricoltori statunitensi ha espresso grande preoccupazione per il permesso accordato dall’Animal plant and health inspection service (Aphis) alla Ventria Bioscience per la coltivazione in Kansas di riso geneticamente modificato ottenuto con geni umani, perché rappresenta un rischio per il sistema alimentare americano. Lo rende noto la Coldiretti nell’evidenziare che si estende anche negli Stati Uniti l’opposizione ai cibi geneticamente modificati (Ogm). L’allarme dell’organizzazione agricola statunitense (Nfu) fa riferimento - ricorda Coldiretti - all’approvazione da parte del Dipartimento all’Agricoltura degli Usa della coltivazione di 1215 ettari di terreno nel Kansas (Usa) del riso con i geni umani, realizzato da una compagnia biotecnologica californiana, Ventria. Secondo l’Nfu non ci sono sufficienti garanzie di sicurezza e sono troppo elevati i rischi di contaminazione di altre colture e dei terreni vicini. Il dietrofront americano deve far riflettere sulla necessità di sospendere in Italia tutte le procedure per l'avvio della sperimentazione all'aperto prevista dai protocolli tecnici per il rilascio nell'ambiente di Ogm, inviati dal ministero delle Politiche agricole al ministero dell'Ambiente e che riguardano interventi di ingegneria genetica sui ulivi, vite, pomodoro, melanzana, fragola, ciliegio, agrumi, kiwi e il mais.
La presenza di contaminazioni da Ogm in vino, olio e conserva di pomodoro danneggerebbe l'immagine del made in Italy alimentare.