Revocare le risultanze degli aggiornamenti catastali in quanto illegittime e, quindi, immediata sospensione della classificazione dei terreni agricoli per l’anno 2006. E’ quanto contenuto in una istanza di autotutela, firmata dal presidente Giuseppe Politi, che la Cia - Confederazione italiana agricoltori ha fatto notificare al Presidente del consiglio, al ministro ed al viceministro dell’Economia e delle Finanze, ai direttori dell’Agenzia del territorio e dell’Agenzia delle entrate. Istanza con la quale si intima che, se entro dieci giorni non si procederà alla revoca del provvedimento, l’Organizzazione ricorrerà in tutte le competenti sedi giudiziarie a tutela degli interessi degli propri associati. La Cia in questi mesi ha più volte sollecitato il governo a prorogare l’adeguamento degli estimi catastali dei terreni agricoli, Sulle circa 3.500.000 particelle sottoposte a variazioni colturale più del 20% (oltre 700 mila) sono errate. E tutto ciò sta provocando e confusione tra gli agricoltori. La Cia evidenzia che, nell’ambito dell’aggiornamento del catasto, sono state imputate variazioni colturali semplicemente sulla base dei dati forniti da Agea ed elaborati dall’Agenzia del territorio secondo criteri errati e arbitrari. Così che i nuovi accatastamenti dei terreni agricoli non rispecchiano in alcun modo le caratteristiche produttive dei terreni stessi e la relativa potenzialità reddituale. (Foto tratta dal sito Cia)