Accuse infondate nei confronti del mondo agricolo e dei suoi imprenditori etichettati come grandi evasori fiscali. Così la Cia - Confederazione italiana agricoltori replica alle dichiarazioni del vice ministro dell’Economia e delle Finanze Vincenzo Visco proprio sull'evasione fiscale nel settore. Sono - rileva la Cia - affermazioni pesanti verso una categoria che da sempre provvede al pagamento delle tasse nel rispetto delle leggi che democraticamente il nostro Pese si è dato. Piuttosto, gli agricoltori vorrebbero pagare le tasse in modo giusto e non essere vessati a causa dell'incapacità dell'Amministrazione finanziaria di applicare correttamente le norme che provvedono a disciplinare l'imposizione in agricoltura. E’ grave il fatto che il governo non sia ancora intervenuto, di fronte ad una chiara e riconosciuta responsabilità da parte dell'Agenzia competente, a sospendere l'efficacia dell'aggiornamento del catasto terreni, creando ingiustificati aumenti delle rendite catastali a danno di centinaia di migliaia di agricoltori che si trovano costretti a dover avviare un contenzioso per far valere i propri diritti. Una sospensione che appare indispensabile e questo non significa che gli agricoltori intendano sottrarsi agli adempimenti fiscali derivanti dall’aggiornamento del catasto, ma vogliono chiarezza per pagare in modo corretto e giusto. Per quanto riguarda il catasto dei terreni, la Cia continuerà la sua battaglia ricorrendo anche al Tar per bloccare un provvedimento iniquo per gli agricoltori.