Confagricoltura commenta positivamente le proposte di modifica del regime di ristrutturazione del settore dello zucchero, che la Commissione europea presenta oggi a Bruxelles al Consiglio dei ministri agricoli. “La scelta di prevedere un indennizzo consistente per i bieticoltori che hanno dovuto smettere di produrre a causa della chiusura degli zuccherifici - commenta il presidente Federico Vecchioni - risponde all’esigenza, da noi costantemente ribadita, di riequilibrare il sistema di aiuti alla ristrutturazione, che la riforma dell’OCM zucchero del 2006 aveva concepito in un’ottica prevalentemente industriale”. Anche la previsione di esonerare stabilmente da futuri tagli preventivi delle quote zucchero i Paesi, come l’Italia, che hanno già profondamente ristrutturato la produzione è, per Confagricoltura, motivo di soddisfazione, perché assicura la continuità della nostra filiera bieticolo-saccarifera, uscita dimezzata dalla ristrutturazione del 2006. “Va dato atto – continua Vecchioni - al ministero delle Politiche agricole di aver sostenuto gli interessi dei bieticoltori italiani nella fase di elaborazione del provvedimento". Confagricoltura ricorda che l’indennizzo proposto per i bieticoltori ammonta a 237,50 euro per tonnellata di quota zucchero rinunciata dall’industria saccarifera. L’aiuto, per un totale di circa 180 milioni di euro, verrà erogato nel 2008 anche a coloro che hanno cessato la coltivazione nei due anni precedenti e andrà ad aggiungersi all’indennizzo già previsto dal Fondo comunitario di ristrutturazione, attraverso la trattenuta del 10% dell’aiuto versato all’industria.