Le 16 mila richieste di lavoratori extra-comunitari stagionali che, in base a quanto diffuso oggi dal Viminale, risultano essere non corrette, incomplete, e in alcuni casi, pretestuose, necessitano di un tempestivo controllo, mirato in primo luogo a distinguere le diverse tipologie di irregolarità. E’ quanto sottolinea la Cia - Confederazione italiana agricoltori.
L’ipotesi che i modelli cartacei di domanda rechino vizi di natura formale - afferma la Cia - non sorprende, poiché il cartaceo rappresenta un canale di comunicazione praticato quasi esclusivamente da privati che operano in proprio o che si avvalgono di intermediari non qualificati. L’errore formale può essere ricorrente, essendo questa modulistica di non facile  comprensione, soprattutto ai non addetti ai lavori. Diversamente, le richieste pretestuose o appositamente irregolari vanno ben individuate e i sottoscrittori monitorati ed eventualmente perseguiti per legge. Quanto si sta verificando - conclude la Cia - è la conferma che il canale telematico voluto, e ormai da due anni utilizzato, dalle associazioni di categoria rappresenta, contrariamente al cartaceo, una garanzia di efficienza, affidabilità e trasparenza sia per le aziende associate che per le amministrazioni competenti. (Foto tratta dal sito Cia)