L’ipotesi che i modelli cartacei di domanda rechino vizi di natura formale - afferma la Cia - non sorprende, poiché il cartaceo rappresenta un canale di comunicazione praticato quasi esclusivamente da privati che operano in proprio o che si avvalgono di intermediari non qualificati. L’errore formale può essere ricorrente, essendo questa modulistica di non facile comprensione, soprattutto ai non addetti ai lavori. Diversamente, le richieste pretestuose o appositamente irregolari vanno ben individuate e i sottoscrittori monitorati ed eventualmente perseguiti per legge. Quanto si sta verificando - conclude la Cia - è la conferma che il canale telematico voluto, e ormai da due anni utilizzato, dalle associazioni di categoria rappresenta, contrariamente al cartaceo, una garanzia di efficienza, affidabilità e trasparenza sia per le aziende associate che per le amministrazioni competenti. (Foto tratta dal sito Cia)
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