“Per cinquant’anni l’agricoltura è stata il collante dell’Europa e ora che è stato portato a temine un ulteriore grande processo di allargamento, bisogna salvaguardare una politica agricola basata sul modello multifunzionale e sostenibile delle nostre imprese.” Lo ha detto il direttore generale di Confagricoltura, Vito Bianco, oggi al Cnel, nel corso del confronto “La valorizzazione del Sistema-Italia nel processo di integrazione europea”.
“L’aspetto dell’agricoltura comunitaria - ha detto Bianco - è radicalmente cambiato”. Negli ultimi tre anni il numero degli agricoltori è più che raddoppiato, passando da 6 a 13 milioni, la superficie agricola è aumentata del 40%. Nei 12 Paesi neoaderenti il tasso di manodopera impiegata in agricoltura sul totale della popolazione è spesso superiore al 10% (il 17% in Polonia e quasi il 33% in Romania). Nel resto d’Europa ci si ferma quasi sempre a percentuali del 2-4%. Bianco si è soffermato sul tema della semplificazione. ”Apprezziamo l’iniziativa intrapresa dalla Commissione in questa direzione - ha detto - ma c’è bisogno di individuare altre aree di possibile alleggerimento burocratico e amministrativo, se si vuole avvicinare il cittadino all’Europa".