Le campagne di informazione devono aiutare a fare chiarezza e a promuovere modelli di consumo positivi senza creare allarmi generalizzati e ingiustificati. E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento all’annuncio del ministro della Solidarietà Sociale Paolo Ferrero sulla prossima approvazione in consiglio dei ministri di un disegno di legge che limita la pubblicità degli alcolici in televisione e sui giornali e che prevede sulle confezioni etichette che avvertono sui pericoli dell'abuso di alcool per la salute. "Occorre distinguere nettamente - ha sottolineato la Coldiretti - l’abuso di alcol dal consumo ragionato di vino che in quantità moderate va sostenuto perché si è dimostrato essere, in ripetute prove scientifiche, positivo per la salute. Le analisi degli esperti hanno evidenziato che nella società moderna - ha continuato la Coldiretti - cresce un consumo di vino meditato e ragionato che è l'espressione di uno stile di vita lento attento all'equilibrio psico-fisico per stare bene con se stessi". Uno stile di vita che si contrappone al consumo sregolato di alcol che prevale soprattutto nelle giovani generazioni anche con la diffusione di "alcolpops", ovvero le bibite che contengono vodka e rum ma sono mascherate da innocui analcolici "ready to drink". "Il fatto che almeno il 40 per cento degli oltre 30mila iscritti all'Associazione Italiana Sommelier sono giovani, dimostra - ha tenuto a precisare la Coldiretti - che cresce tra le nuove generazioni la cultura della degustazione consapevole del vino, da contrapporre al consumo sregolato di alcol".