C’è il forte pericolo che venga introdotta, per il vino e per il vino spumante, un’aliquota minima di accisa. Ne dà notizia Confagricoltura, informando che la Commissione per i problemi economici e monetari del Parlamento europeo sta discutendo un progetto di relazione (Relazione LULLING) sulla proposta di direttiva del Consiglio sul ravvicinamento delle aliquote di accisa su alcol e bevande alcoliche (modifica della direttiva 92/84/CEE). E che nell’ambito della discussione è stata richiesta l’introduzione di un tasso minimo positivo di accisa per il vino e per il vino spumante. Confagricoltura ricorda che oggi, nei principali paesi produttori, fra cui l’Italia, le accise per il vino sono nulle. Ciò si spiega con la specificità agricola del prodotto: il vino è ottenuto da uve prodotte e trasformate direttamente dai produttori, individualmente o collettivamente. Dunque è incluso, come prodotto agricolo, nell’allegato B del Trattato ed è oggetto di un’organizzazione comune di mercato e di altre misure orizzontali della politica agricola. Confagricoltura sollecita il Parlamento europeo a valutare i danni che potrebbero derivare dall'operazione. L’introduzione dell’accisa si ripercuoterebbe negativamente sui prezzi pagati dai consumatori. Confagricoltura invita i membri della Commissione per i problemi economici e monetari a valutare attentamente la proposta e ad attivarsi per mantenere l’aliquota di accisa zero per il vino.