“Il problema dall’aggiornamento del catasto terreni sta interessando centinaia di migliaia di produttori agricoli per quanto disposto dalla Legge Finanziaria 2007. L’Agenzia del territorio ha il compito di aggiornare il catasto terreni in ragione delle qualità di coltura effettivamente praticate, utilizzando dati forniti annualmente da Agea: procedura individuata sia per l’aggiornamento sistematico a partire dal 2007, sia per quello riferito all’anno d’imposta 2006". “Le modalità messe in atto dall’Agenzia hanno determinato disagio tra gli agricoltori sia per l’impatto burocratico sia per le conseguenze fiscali”. E’ quanto rileva, in una lettera ai presidenti delle Commissioni Agricoltura, Finanze e Tesoro delle Camere il presidente della Cia - Confederazione italiana agricoltori Giuseppe Politi, che segnala punti nevralgici che alimentano le difficoltà: la disposizione interessa i possessori di terreni che accedono ad aiuti comunitari che annualmente presentano domanda; si tratta di oltre 1.500.000 produttori; l’Agenzia ha ricevuto da Agea i dati catastali e colturali riferiti al 2006 per tutte le particelle indicate nel fascicolo aziendale e le ha usate per aggiornare il catasto terreni, utilizzando un sistema basato su algoritmi. Questo ha prodotto un automatismo, su tutto il territorio nazionale, con disallineamenti fra le colture praticate nel 2006 e quelle tradotte in sede catastale (esempio: il pomodoro da industria classificato nella qualità di coltura orto irriguo) con ingiustificato aumento delle rendite catastali che dovranno essere impiegate già nelle dichiarazioni 730/07 e Unico 2007. Come disposto dalla Finanziaria 2007, ai possessori di terreni sottoposti a revisione catastale per l’anno 2006, non viene notificata ad personam la nuova situazione catastale, ma l'atto viene sostituito dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale di un Comunicato con l’elenco dei Comuni per i quali è stata completata la revisione degli estimi del catasto terreni; i possessori dei terreni interessati dovranno recarsi presso i Comuni o gli Uffici periferici dell’Agenzia del territorio, o mediante accesso al sito della stessa Agenzia, per verificare eventuali variazioni. “Ne deriva - sottolinea Politi - la necessità di intervenire per sanare tale situazione. E' necessario un intervento del Parlamento per sospendere l’applicazione della norma per l’anno d’imposta 2006 e farla decorrere a partire dal 1° gennaio 2007 ai fini delle imposte sui redditi e dal 1° gennaio 2008 ai fini Ici”.