La risoluzione del Parlamento europeo sull’area di libero scambio nel Mediterraneo è molto importante perché sottolinea l’esigenza di un adeguato sviluppo della politica agricola, con azioni mirate a sostegno dei produttori in vista dell’appuntamento del 2010. A sostenerlo è la Cia - Confederazione italiana agricoltori a commento della posizione assunta dall’Assemblea di Strasburgo sulla necessità che il processo d’integrazione euromediterranea divenga “nuovamente una priorità politica dell’Ue”. La Cia condivide anche le preoccupazioni espresse in relazione ai ritardi nel raggiungimento degli obiettivi del processo di Barcellona e alla mancanza di una chiara definizione della politica mediterranea dell’Unione europea. La risoluzione, nella quale si affrontano le problematiche dei diversi settori sociali ed economici dell’area mediterranea, insiste sul fatto che la negoziazione sull'accesso ai mercati non può in nessun caso essere realizzata in modo globale, bensì caso per caso, prodotto per prodotto, tenendo presente la necessità di proteggere i prodotti "sensibili", “che dovrebbero restare esclusi da una liberalizzazione totale per evitare danni irreparabili ai produttori locali”. Si insiste sull’opportunità - afferma la Cia - di sviluppare congiuntamente una politica comune di etichettatura euromediterranea sulla base di denominazioni di origine controllata e di assicurare la tracciabilità e la trasparenza dei metodi di produzione.