Garantire un’effettiva invarianza di bilancio; aumento del “tetto” massimo di contributo ai fondi d’esercizio; finanziamento aggiuntivo per la prevenzione della crisi di mercato; evitare discriminazioni competitive tra i diversi prodotti; maggiore coerenza con lo sviluppo rurale; riforma graduale degli aiuti diretti ai prodotti trasformati. Sono queste le priorità che la Cia - Confederazione italiana agricoltori ritiene fondamentali nel negoziato sulla riforma Ue dell’Ocm ortofrutta. Priorità illustrate oggi dal presidente Giuseppe Politi nel corso del Tavolo agroalimentare a Palazzo Chigi. “L’ortofrutta - ha detto Politi - è un settore strategico. Occorre sviluppare un’azione incisiva a livello europeo affinché vengano tutelati i redditi dei produttori, che stanno vivendo una situazione difficile, aggravata dal clima anomalo". “Il governo, in sede di negoziato europeo, deve battersi affinché nellio diretti”. “Da non sottovalutare la necessità di aumentare le risorse per gestire crisi di mercato. Risorse che potrebbero essere gestite in un fondo ad hoc nell’ambito delle organizzazioni dei produttori”. Politi ha affermato la necessità che per i prodotti ortofrutticoli trasformati (pomodoro in testa) sia previsto un periodo di adattamento che accompagni il settore nel cambiamento della riforma. Altro tema, l’etichettatura sull’origine della materia prima per i prodotti agroalimentari. “Siamo rammaricati - ha detto Politi - per le ultime decisioni. Nostro auspicio è che si trovino punti di incontro con Bruxelles per un’etichetta ‘trasparente’ con la quale riconoscere la provenienza e la qualità del prodotto, garantendo consumatori e produttori”.