L’arrivo del freddo con gelate tardive rischia di determinare danni ingentissimi alle coltivazioni che si trovano in una fase di crescita tipica della primavera a causa dell'andamento climatico anomalo che ha favorito nelle piante fioriture anticipate. E’ quanto afferma Coldiretti nel commentare le previsioni sull’arrivo di freddo e gelo con un nucleo di aria gelida artica che investirà l'Italia dopo una settimana di clima primaverile, a partire dal 19 marzo con l’abbassamento delle temperature fino a 15 gradi. L’inverno più caldo degli ultimi due secoli secondo le rilevazioni dell'Istituto di Scienze dell'atmosfera e del clima del Cnr ha favorito la ripresa dell’attività vegetativa delle piante che sono già fiorite come nel caso di susini, peschi ed albicocchi mentre per melo e peri la fioritura avverrà a breve. In queste condizioni le gemme e i fiori sono destinati a cadere e a non produrre frutti con la riduzione del potenziale produttivo e raccolti ridotti. Se il freddo permarrà per alcuni giorni a rischio sono anche verdure e ortaggi che sono maturati con mesi di anticipo. Per la prima volta nella storia sono già pronte da raccogliere nelle campagne romane fave e i piselli mentre sui banchi dei mercati è disponibile una varietà di offerta made in Italy mai capitata in questa stagione: dai carciofi a tutte le insalate a pieno campo, lattughe, scarole, indivie ma anche cavolfiori, broccoli, finocchi e pomodori. Particolarmente gravi le perdite economiche per gli agricoltori con il crollo dei listini a pochi centesimi ed elevate quantità di prodotto invenduto, come accade per il 70% della produzione di carciofi nel brindisino.1\