Il biologico “made in Italy” non arresta la corsa. Nel periodo 2004-2006 i negozi specializzati hanno registrato un aumento delle vendite del 19,72%, mentre lo scorso anno le imprese di trasformazione e di distribuzione di prodotti “bio” hanno avuto una crescita dell’8,86% (nel 2005 era stata del 6,20%) del fatturato medio. A segnalarlo è Anabio, l’Associazione per l’agricoltura biologica della Cia-Confederazione italiana agricoltori, la quale ricorda che il settore, nonostante le difficoltà, continua la sua marcia, consolidando i risultati positivi.
Sono dati che, uniti all’aumento delle aziende cha hanno scelto il metodo biologico (44.733 produttori, 4.537 imprese di trasformazione e 185 importatori), confermano la grande vitalità del settore il quale - rimarca Anabio - ha messo a segno le migliori performance nell’ambito dell’agroalimentare italiano. L’Anabio ricorda che siamo quarti per incidenza della superficie biologica (8%) sul totale e secondo per numero di imprese. Siamo primi produttori “bio” al mondo di cereali, agrumi, uva e olive.