"L’economia italiana cresce e l’agricoltura soffre. E’ l'unico settore che non aggancia la ripresa, con un calo (-3,1%) del valore aggiunto. Una situazione difficile che conferma una preoccupante crisi strutturale e l’esigenza di un progetto per rilanciare sviluppo e competitività. E’ quanto sostiene la Cia - Confederazione italiana agricoltori a commento dei dati Istat sul Prodotto interno lordo (Pil) 2006 che evidenzia una crescita dell’1,9%. La flessione registrata dall’agricoltura nello scorso anno segue quella del 2005: - 4,5%.
L’agricoltura, a differenza degli altri settori, resta al palo evidenziando una preoccupante sofferenza in termini economici e sociali. Questo significa - avverte la Cia - che non ci sono strumenti e politiche che consentano il rilancio dell’imprenditoria agricola". “Dopo un difficile 2005, abbiamo, avuto - ha detto il presidente della Cia, Politi - un 2006 carico di ostacoli. Il dato del valore aggiunto non è un fulmine a ciel sereno, ma un ulteriore elemento che evidenzia l’esigenza di affrontare i problemi del mondo agricolo con una Conferenza nazionale, da noi più volte sollecitata e che diventa sempre più indispensabile. Per questa ragione insistiamo per un’azione più decisa nei confronti dell’agricoltura. Non è più tempo di parole, occorre passare ai fatti".