L’agricoltura, a differenza degli altri settori, resta al palo evidenziando una preoccupante sofferenza in termini economici e sociali. Questo significa - avverte la Cia - che non ci sono strumenti e politiche che consentano il rilancio dell’imprenditoria agricola". “Dopo un difficile 2005, abbiamo, avuto - ha detto il presidente della Cia, Politi - un 2006 carico di ostacoli. Il dato del valore aggiunto non è un fulmine a ciel sereno, ma un ulteriore elemento che evidenzia l’esigenza di affrontare i problemi del mondo agricolo con una Conferenza nazionale, da noi più volte sollecitata e che diventa sempre più indispensabile. Per questa ragione insistiamo per un’azione più decisa nei confronti dell’agricoltura. Non è più tempo di parole, occorre passare ai fatti".
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