“La riforma della Pac, i profondi cambiamenti che essa ha comportato, la globalizzazione, i nuovi mercati sempre più squilibrati e privi di regole, la sfida di nuovi paesi emergenti come Cina, Brasile, India, impongono un diverso atteggiamento anche da parte del nostro Paese. L’agricoltura, che oggi vive, pur tra lievi spiragli, una perdurante fase di crisi strutturale, ha bisogno di un grande progetto per rilanciare sviluppo e competitività. Un progetto fondato su interventi mirati, su politiche certe che favoriscano il ricambio generazionale, permettano la costruzione di valide infrastrutture, rafforzino le relazioni di filiera, ridiano impulso forte all’internazionalizzazione del nostro sistema agroalimentare, consentano di governare e guidare l’evoluzione che contraddistinguerà il settore nei prossimi anni”. E’ quanto sostenuto dal presidente della Cia - Confederazione italiana agricoltori Giuseppe Politi nel suo intervento al convegno promosso a Roma per il decennale di Agrisole sul tema “10 anni di riforme in agricoltura: dalla fortezza Europea alla sfida globale”. “Per questi motivi - ha aggiunto Politi - abbiamo proposto la Conferenza nazionale sull’agricoltura e lo sviluppo rurale, che deve essere un momento di alto confronto sulle prospettive del settore e per definire una nuova politica agraria e agroalimentare proprio per fronteggiare uno scenario che di fatto cambio in fretta e in alcuni casi anche in maniera caotica e convulsa”.