Era da tempo attesa una pubblicazione sugli acari eriofioidei dannosi alle piante da frutto e alla vite, anche in relazione alla loro diffusione in nuovi areali e ai seri danni che a volte possono causare.

Questa esigenza si è poi di recente accentuata per le ben note difficoltà ad intervenire efficacemente nei loro confronti a seguito delle limitazioni o divieti d'impiego di tradizionali agrofarmaci dotati di specifica attività contro gli acari fitofagi.

Quando si parla di acari delle piante il pensiero corre subito ai tetranichidi (Panonychus ulmi e Tetranychus urticae), comunemente conosciuti  come "ragnetti", mentre si tende a non considerare il gruppo di acari eriofioidei, noti comunemente come eriofidi.
Questa minore attenzione è dovuta sia alla ridotta dimensione di questi parassiti, che li rende praticamente invisibili ad occhio nudo, che al tipo di danno provocato, spesso confondibile con sintomatologie dovute ad altre avversità; infine, per alcune specie, sia vaganti che galligene, una modesta presenza sulla pianta non determina danni quantificabili economicamente.

In realtà alcune specie non sono affatto da sottovalutare, sia per il danno complessivo che possono indurre sulla pianta, sia per quello immediato sulla produzione.
Ne è la dimostrazione questa breve rassegna dedicata ai più importanti eriofidi di pomacee, drupacee e vite dove, accanto ad eriofidi che non provocano in genere problemi significativi, si trovano specie che possono incidere in modo consistente sulla qualità e sulla quantità del prodotto.

In relazione a questi aspetti è evidente che il punto di partenza per definire le strategie fitoiatriche per il contenimento degli eriofidi non può che essere rappresentato da un'adeguata conoscenza, sia delle loro caratteristiche bioepidemiologiche, che delle modalità per accertarne tempestivamente la presenza.
Altrettanto importante è la conoscenza e la tutela dei loro nemici naturali.

Il grande merito di Franco Laffi, la cui competenza ed esperienza in materia è unanimamente riconosciuta ed apprezzata, è quello di aver raccolto e sintetizzato in questa pubblicazione tutte le notizie relative ai principali eriofidi e, per ciascuno di essi, aver fornito le informazioni più aggiornate su vari aspetti del ciclo biologico, dei loro nemici naturali, dei danni che arrecano sui diversi organi della pianta e dei vari mezzi di lotta.

Per i diversi acari fitofagi presi in esame è riportata una descrizione delle caratteristiche morfologiche in modo tale da consentirne una rapida e corretta identificazione sistematica.

La qualità dell'opera raggiunge livelli di eccellenza sotto il profilo iconografico, rendendola così preziosa e di altissimo interesse per tutti coloro che per diverse ragioni si occupano di questa materia.

Altro pregio di questo volume è di aver raggiunto un'ottima sintesi tra rigore scientifico e chiarezza espositiva e, pertanto, risulta di sicuro interesse anche dal punto di vista didattico o per studi e approfondimenti nel campo della zoologia agraria.

Bayer CropScience ha pubblicato questo volume, secondo una sua consolidata tradizione di realizzare opere ad alto valore scientifico, per fornire uno strumento valido per il riconoscimento degli eriofidi e quindi per impostare una difesa più razionale. Euparen Multi, il nuovo fungicida di Bayer CropScience a base di tolilfluanide, si inserisce come valido strumento per gli agricoltori in quanto è in grado di esplicare la sua azione su molte malattie fungine e di avere nel contempo un'attività acaricida specialmente a carico degli eriofidi, con una buona selettività nei confronti degli acari fitoseidi.

Il volume, che non è in commercio, può essere richiesto all'organizzazione di Bayer CropScience.

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