In Austria, ad esempio, lo scorso anno le vendite di latte da fieno nel settore del commercio dei prodotti alimentari sono aumentate del 7% nell'anno precedente, arrivando a circa 45mila tonnellate, mentre il fatturato ha registrato una crescita dell'8,7%, attestandosi a circa 125 milioni di euro. Il mercato complessivo è cresciuto di appena lo 0,7% e il fatturato del 3,3%. Lo ha riportato nei giorni scorsi il quotidiano Salzburger Nachrichten.
La produzione di latte di fieno in Austria rappresenta il 15% della produzione totale ed è stato costituito, già nel 2004, un consorzio che oggi associa circa 8mila produttori di latte da fieno e circa 60 trasformatori. Dal marzo 2016 il latte fieno ha ottenuto il marchio europeo di Specialità tradizionale garantita (Stg).
Nel 2017 - ha reso noto il presidente del consorzio Arge Heumilch Oesterreich, Karl Neuhofer - sono stati trasformati 480 milioni di chili di latte da fieno e circa un terzo del quantitativo totale è biologico, con una tendenza ad aumentare proprio della produzione "organic".
Sul fronte del prezzo, il divario con il latte convenzionale è piuttosto marcato. Mentre nel novembre dello scorso anno in Austria il prezzo del latte convenzionale era di 36,84 euro per 100 chilogrammi (contro i 38,31 della Lombardia e i 38,50 della Baviera, secondo i dati elaborati da Clal.it), il latte fieno si attestava invece sui 43,7 euro/100 chilogrammi; il latte biologico senza supplemento per il latte fieno è quotato 50,5 euro/100 chilogrammi, mentre quello del latte biologico con il supplemento a 55,3 euro per 100 chilogrammi.
Dal prossimo marzo, ricorda il quotidiano salisburghese, il consorzio Heumilch lancerà un'iniziativa sul benessere delle bovine da latte da fieno, che prevede che agli animali sia concesso l'accesso per almeno 120 giorni l'anno ad aree di pascolo, di stabulazione aperta o di stabulazione libera.