Si chiama Lumpy Skin Disease, dermatite nodulare contagiosa. Una malattia virale che colpisce i bovini nei quali provoca febbre, abbondante salivazione, forte lacrimazione e scolo nasale e infine comparsa di lesioni cutanee a forma di noduli, da cui il nome della malattia. Una maggiore sensibilità al virus sembra verificarsi in alcune razze come la Jersey, frequente nei nostri allevamenti per la qualità del latte, ricco di grasso.
I danni
Per gli allevatori la presenza della malattia si traduce in una diminuita produzione di latte, un calo della fertilità e la comparsa di aborti. La trasmissione da un animale all'altro avviene attraverso gli insetti, come mosche, zanzare o zecche, ma anche con vettori inanimati, strumenti e mezzi. Va subito precisato che non colpisce l'uomo.
L'avanzata della malattia
In Italia questa malattia non è presente e parrebbe, dunque superfluo parlarne. Ma la sua diffusione è in rapido aumento in diversi Paesi del Medio Oriente e dell'Europa orientale. La sua presenza è infatti confermata in Turchia, Grecia, Bulgaria, ex Repubblica jugoslava di Macedonia (Fyrom), Kosovo, Montenegro. In giugno il virus si è presentato in Serbia e in luglio è giunto anche in Albania.
Allerta
Aumenta così il rischio che il virus possa superare i confini nazionali e il ministero della Salute ha diramato un'allerta sia agli uffici sanitari sia alle organizzazioni degli allevatori per un'attenta sorveglianza.
A chi rivolgersi
Nella circolare della direzione generale della Sanità animale si raccomanda la tempestiva segnalazione di qualsiasi sospetto della malattia e l'intensificazione dei controlli sugli animali che provengono da zone limitrofe a quelle interessate dalla malattia (dove è già in atto il blocco della movimentazione). I casi sospetti vanno segnalati all'Ufficio 3 della direzione generale della Salute animale e all'Istituto zooprofilattico di Teramo, ove ha sede il centro di referenza nazionale per le malattie esotiche.
08 settembre 2016 Zootecnia