“Oggi il Parlamento europeo ha approvato definitivamente la modifica dell’Ocm unica contenente un pacchetto di misure e strumenti per il settore del latte che riteniamo vada nella direzione giusta, poiché punta a creare le condizioni per un mercato più trasparente attraverso la possibilità per lo stato membro di obbligare la stipula di contratti scritti tra produttori ed acquirenti proponendo come soggetto attuatore le Organizzazioni dei produttori”. Così il presidente di Fedagri-Confcooperative Maurizio Gardini commenta l’approvazione in plenaria del 'Pacchetto latte' da parte del Parlamento europeo.

“Lo spirito che ha mosso il legislatore europeo è dunque condivisibile - aggiunge Gardini - poiché punta a conferire maggiore potere contrattuale alla parte agricola e a fare chiarezza sulla formazione dei prezzi in agricoltura. Restano tuttavia ancora alcuni problemi da risolvere  soprattutto in merito alla definizione delle organizzazioni dei produttori che, ad un prima lettura del testo regolamentare, potrebbero essere costituite anche da soggetti che non detengono realmente la produzione dei propri soci. Disposizione questa che mal si concilia con il concetto di aggregazione da sempre voluto dalle organizzazioni cooperative europee”. 

Il tema del riequilibrio dei rapporti tra tutti gli anelli della filiera e della trasparenza e regolazione dei mercati è ormai fortemente al centro dell’attenzione dell’Ue, come dimostra sia l’approvazione il mese scorso della risoluzione del Parlamento europeo sugli squilibri della catena di approvvigionamento, sia oggi quella del pacchetto latte. “Anche per questo – dichiara Gardini - troviamo sempre più incomprensibile la forte opposizione che stiamo riscontrando nel nostro paese sui provvedimenti proposti dal ministro Catania sull’obbligo dei contratti agricoli in forma scritta che vanno invece di pari passo con quanto avviene in altri paesi europei e nell’Europa stessa”.

 “Importantissimo è infine – conclude Gardini – lo strumento di regolazione dell’offerta dei formaggi DOP, fortemente e lungamente voluto dalla nostra organizzazione, ovvero la programmazione produttiva ad opera dei consorzi di tutela, che sarà indispensabile nell’imminente superamento delle quote latte per sviluppare le produzioni in funzione della domanda, mantenendo stabili le quotazioni all’origine e i prezzi al consumo”.