Fabiano Barbisan, presidente del consorzio Italia Zootecnica, ha inviato una lettera agli eurodeputati italiani, al ministero delle Politiche agricole, a quello della Salute ed alle organizzazioni professionali agricole, in merito ad una proposta di regolamento comunitario "che - come recita il titolo della proposta - modifica il regolamento (Ce) n. 1760/2000 per quanto riguarda l'identificazione elettronica dei bovini e sopprime le disposizioni relative all'etichettatura facoltativa delle carni bovine".

"L'introduzione dell'etichettatura elettronica per la tracciabilità dei bovini - scrive Barbisan - ci vede favorevoli, purché la Commissione tenga conto delle nostre proposte, pratiche, sperimentate nelle aziende di allevamento, condivise con gli allevatori e dimostratesi efficaci anche per la sicurezza alimentare (prelievo del Dna)".

La filiera carni bovine - sottolinea Barbisan - "ritiene un fatto grave ed inspiegabile" la proposta della Commissione europea di abolire l'etichettatura facoltativa.

Secndo il presidente del consorzio l'abolizione rappresenta "un 'regalo' che la Commissione vuole fare alla 'industria internazionale dell'anonimato dei prodotti alimentari', che in molti casi ha dimostrato di disinteressarsi della salute dei consumatori e della sicurezza alimentare". Barbisan ricorda inoltre che "in una recente riunione tenutasi al ministero delle politiche agricole, il Tavolo di filiera delle carni bovine (allevamento, macellazione, commercio)  ha deciso di respingere l'abolizione dell'etichettatura facoltativa chiedendo al ministero di intervenire in Ue per mantenerla" e riferisce che un'analoga presa di posizione c'è stata da parte di "grandi gruppi della Gdo italiana (non multinazionali) che ritengono l'abolizione dell'etichettatura facoltativa un danno alla loro politica aziendale di qualità, sicurezza alimentare e valorizzazione della carne prodotta negli allevamenti italiani".