Ieri sono stati illustrati, in una conferenza stampa, i termini dell'accordo per la definizione del meccanismo di determinazione del prezzo del latte, valido per la campagna lattiero-casearia 2011/2012 in Piemonte.
La giunta regionale, spiega che l'accordo è stato fortemente voluto da parte della regione Piemonte, assessorato all'Agricoltura, per far fronte all'elevata volatilità dei mercati nazionali ed internazionali da un lato, e con il fine di valorizzare il prodotto locale mediante un sano sviluppo della filiera dall'altro.
Il sistema di prezzo indicizzato, condiviso da parte agricola (Coldiretti, Confagricoltura, Cia, Copagri, Alpilat) e una buona fetta della parte industriale (Inalpi, Caseificio pugliese), si basa sull'osservazione di un paniere di 15 voci, equamente ripartito fra quotazioni di prodotti caseari sul mercato internazionale, nazionale e di prodotti costituenti costo di produzione per l'allevatore.
Diversi i punti rilevanti dell'accordo quadro stipulato fra le parti: il prezzo del latte sarà innanzitutto definito secondo le modalità del sistema indicizzato a titoli (grasso e proteine, per il polverizzato, grasso e caseine, per la caseificazione ed eventuali altri parametri qualitativi in base alla destinazione del latte) e aggiornato mensilmente dall'Osservatorio latte di Cremona - Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza; una commissione paritetica appositamente costituita si riunirà periodicamente per monitorare il meccanismo di indicizzazione e definire modalità di indicizzazione di eventuali altri parametri qualitativi.
Sarà l'acquirente a farsi carico delle analisi per il latte, inoltre è prevista l'applicazione dei protocolli del programma regionale di monitoraggio della qualità del latte. Il prezzo del prodotto, calcolato sulla base dell'indice, è riferito ad un prodotto intero e genuino, refrigerato alla stalla a +4°c nel rispetto delle prescrizioni della normativa igienico-sanitaria nazionale e comunitaria, senza iva, con modalità di pagamento non oltre i 60 giorni dalla data di fatturazione e parametri di espressi in peso/volume.
Infine, i contenuti del presente accordo, saranno trasferiti a cura delle parti in regolari contratti di compravendita sottoscritti da produttore e acquirente: gli stessi contratti, in assenza di modifiche, potranno essere tacitamente rinnovati in mancanza di disdetta comunicata da una delle parti almeno 90 giorni prima della scadenza effettiva.
L'accordo quadro sarà aperto a chiunque voglia sottoscriverlo in futuro.
"Oggi si scrive una pagina importante per quel che concerne i rapporti all'interno del sistema lattiero caseario piemontese". Lo ha detto l'assessore regionale all'Agricoltura, Claudio Sacchetto commentando l'accordo sul prezzo del latte.
"La regione - ha proseguito Sacchetto - ha inteso dar seguito alle sollecitazioni che provenivano dalla parte agricola e da alcune industrie, adottando come riferimento regionale l'indice determinato dall'Osservatorio latte di Cremona - Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, impostato sulla presa in considerazione di ben 15 parametri fra i quali, aspetto fondamentale, i costi di produzione delle aziende agricole".
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Fonte: Regione Piemonte - Assessorato all'agricoltura, tutela della fauna e della flora