"Dopo una notte di negoziati, la trattativa sulla direttiva Novel Foods si è interrotta dopo che il consiglio si è rifiutato di accettare un'ultimo compromesso offerto dal Parlamento europeo" sull'etichettatura dei prodotti derivati da animali clonati.
Lo annuncia l'Europarlamento spiegando che a questo punto resta in vigore la vecchia normativa prevista dal regolamento approvato nel 1997.
Gianni Pittella (S&D, IT), capo della delegazione parlamentare nella trattativa, e la relatrice Kartika Liotard (Gue/Ngl, Nl) hanno diffuso la seguente dichiarazione: "E' decisamente frustrante che il consiglio non abbia voluto ascoltare l'opinione pubblica ed accettare misure fortemente necessarie per proteggere i consumatori ed il benessere animale".
Coldiretti: 'Il 77% dei cittadini europei è contrario'
"Il 77% dei cittadini europei ritiene che la clonazione animale per fini alimentari sia innaturale". A ricordarlo è la Coldiretti sulla base dei dati Eurobarometro nel sottolineare il rischio che il mancato accordo tra Parlamento e Consiglio europeo porti i discendenti della pecora Dolly sulle tavole dell'Unione europea.
L'opposizione alla clonazione a fini alimentari, rileva la confederazione, è alta in Italia con il 61% che non la ritiene sicura per le future generazioni, il 62% che pensa non faccia bene alla salute e il 68% che sia innaturale. E' quindi importante, precisa la Coldiretti, la decisione del Parlamento europeo, con a capo delegazione l'italiano Gianni Pittella, di non accogliere la proposta del consiglio che prevedeva di fatto il via libera ai prodotti ottenuti dalla progenie e discendenza degli animali clonati senza peraltro alcuna etichettatura.
Cia: 'Preoccupazione per il fallimento del negoziato europeo'
"Il fallimento del negoziato tra Consiglio dei ministri europei e il Parlamento europeo per lo stop agli animali clonati desta non poche preoccupazioni".
Lo sottolinea il presidente della Cia, Confederazione italiana agricoltori, Giuseppe Politi.
A suo giudizio "il mancato compromesso lascia i consumatori e gli operatori del settore senza una chiara legislazione in materia. E' una situazione che alimenta molte perplessità, con il rischio che sulle tavole di tutta Europa possano giungere carni, latte e formaggi da animali modificati geneticamente. E contro questa eventualità si sono espressi otto europei su dieci".
"Da parte nostra - aggiunge il presidente della Cia - ribadiamo il nostro netto dissenso alla clonazione sia sotto il profilo della sicurezza alimentare che sotto l'aspetto etico. Condividiamo, pertanto, la posizione del Parlamento europeo e in particolare siamo in sintonia con le dichiarazioni del vicepresidente Pittella".
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Fonte: AgricolturaOnWeb