Il commissario straordinario alle quote latte Paolo Gulinelli ha inviato una lettera ai presidenti della Cia nazionale Giuseppe Politi e della Cia Lombardia Mario Lanzi per rispondere alle preoccupazioni da questi recentemente espresse sull'applicazione della legge 33/09 (vedi agenzia agra press notizie n. 2311 del 9 marzo e 2412 dell'11 marzo).
Nelle lettere, Gulinelli precisa che l'azione commissariale “ha inteso e intende coniugare la dovuta sollecitudine negli adempimenti di competenza ..... con la indispensabile cautela della verifica preventiva di tutte le condizioni amministrative necessarie a garantire la legittimità, l'efficacia e la stabilità dei provvedimenti assunti".
"E' questo il motivo per cui, in particolare - scrive ancora Gulinelli - ho ritenuto di dover attendere le sentenze del Tar del Lazio ...... prima di procedere alle comunicazioni di accoglimento delle istanze di rateizzazione".
"L'opportunità di tale comportamento - rileva il commissario - è suffragata dal fatto che le sentenze del tar hanno oggettivamente confermato la bonta' dell'operato dell'amministrazione, precisando altresì, per taluni casi specifici, modalità di ricalcolo degli interessi dal periodo 1995/96 al 1997/98".

Successivamente alle sentenze, "si è potuto perciò fissare definitivamente le regole per la rateizzazione - presupposto indispensabile per l'invio dei provvedimenti di accoglimento individuale - con provvedimento del commissario straordinario in corso di pubblicazione sulla gazzetta ufficiale. Gulinelli assicura quindi che le operazioni di comunicazione dell'accoglimento delle richieste di rateizzazione potranno essere completate entro il 31 marzo 2010 e che contestualmente si sta procedendo alla comunicazione della revoca dell'assegnazione della quota aggiuntiva, per tutti i produttori che non hanno presentato la richiesta di rateizzazione entro i termini di legge; tale attività - sottolinea Gulinelli - sarà portata a compimento entro la metà del mese di aprile a valere per il periodo di produzione 2010/2011; le quote revocate affluiranno nella riserva nazionale, per essere riassegnate alle riserve regionali per le regioni a cui afferivano, nei termini e secondo le modalità stabilite dalla legge n. 119/2003".

Gulinelli infine esclude la possibilità che le risorse del fondo comunitario per il sostegno lattiero caseario possano essere indebitamente ricevute anche da produttori che non abbiano, ovvero ne possano perdere, il diritto. "Le revoche pertanto - conclude Gulinelli - non potranno in alcun modo creare situazione di esubero per il periodo 2009-2010, nel quale peraltro dai dati di produzione, ancorchè non ancora finali, si profila un rispetto complessivo della quota nazionale ed una conseguente compensazione di tutti gli esuberi individuali".