‘L'impegno che il commissario Fischer Boel mette nel risolvere la crisi del settore lattiero caseario  è ammirevole, e condivisibili le sue valutazioni sul timido aumento del prezzo del latte. Ma dobbiamo rilevare che tutto ciò avviene secondo copione'.
Lo ha affermato il ministro al Mipaaf Luca Zaia, commentando i dati diffusi da Bruxelles e relativi al mercato lattiero europeo.
'L'acquisto per 600 milioni di euro di latte in polvere e burro, intervento da noi fortemente osteggiato', ha spiegato Zaia, 'ha agevolato i Paesi che producono latte in polvere e burro. L'Italia rischia quindi di trovarsi doppiamente in difficoltà, in un mercato che resta asfittico e problematico per tutti. Vale la pena ricordare il calo del 15% nelle esportazioni di formaggi; vale la pena ricordare che produciamo 10 milioni e mezzo di tonnellate di latte e ne importiamo 8 milioni dall'estero, a prezzi che sono spesso pari alla metà dei nostri costi di produzione, oggi attestati fra i 35 e i 40 centesimi di euro al litro. E questi costi', ha precisato Zaia, 'sono dovuti esclusivamente al fatto che in Italia si produce qualità, nel rispetto dei più elevati standard di sicurezza alimentare, standard che altri potrebbero garantire con estrema difficoltà'.
'Mariann Fisher Boel', ha concluso Zaia, 'è un’amica dell'agricoltura italiana: le chiediamo di dare una mano alle 40 mila stalle del nostro Paese e di valutare fino in fondo l'opportunità di intervenire, da subito, con i fondi comunitari per agevolare l'ammasso privato dei formaggi, misura che ha sempre accompagnato quella del latte in polvere e del burro, e di rafforzare le esportazioni dei formaggi verso i Paesi terzi. Così si potrebbe porre rimedio allo squilibrio evidente che si va delineando nell'Europa a 27'.