Confagricoltura segnala con preoccupazione il persistere dell’andamento negativo delle quotazioni dei suini.
Dai  livelli massimi raggiunti, dopo lunghi mesi di crisi,  lo scorso mese di settembre le quotazioni hanno, infatti, registrato una progressiva flessione sino a fine anno, particolarmente sensibile per i soggetti da macello delle taglie più pesanti. Mentre si manifesta una discreta domanda, con conseguenti seppure limitati recuperi di prezzo, per i soggetti d’allevamento di piccola taglia.  
Di fronte ad un interesse complessivamente negativo da parte della trasformazione, Confagricoltura sottolinea la necessità, per le imprese, di valutare con attenzione i futuri impegni produttivi, continuando a lavorare sulla strada della qualità, e al tempo stesso di avviare azioni di promozione, sia sul mercato interno, sia sulle principali piazze d’esportazione, per incrementare il consumo della nostra ampia e versificata produzione.  
Crea particolare preoccupazione in Confagricoltura non solo la persistente tendenza al ribasso dei suini da macello, ma soprattutto la contrazione che continuano a manifestare quasi tutti i tagli, in particolare i listini dei prosciutti crudi che, pur continuando a rappresentare gran parte del valore economico della carcassa suina, non appaiono più in grado di offrire un’ adeguata remunerazione all’attività produttiva.  
Confagricoltura auspica che l’attività della Commissione Unica nazionale per la determinazione dei prezzi dei suini da macello, recentemente insediatasi, possa diventare un valido riferimento per il settore e quindi un ulteriore elemento per scongiurare il ciclico riproporsi di tensioni mercantili.