Sul parere, che la Commissione europea utilizzerà per fissare gli obiettivi di riduzione della contaminazione negli allevamenti, il direttore del Dipartimento di sanità alimentare e animale dell'Istituto Superiore della Sanità, Agostino Macrì, ha dichiarato a Italia Oggi: 'che la carne di tacchino proveniente dagli allevamenti italiani, in particolare da quelli intensivi nei quali il contatto fra i volatili e l'ambiente esterno è ridotto al minimo, possa considerarsi ragionevolmente sicura. In primo luogo perché il sistema di autocontrollo attuato dagli stessi allevatori per bloccare la malattia negli animali dà la ragionevole certezza che i volatili ammalati non vengano immessi sul mercato. E in secondo luogo perché la carne di tacchino normalmente è consumata cotta e la cottura distrugge le salmonelle'.