Anche Aia entra nel vivo del dibattito dopo le dichiarazioni della Food and drug administration (Fda) e dell'Agenzia europea per la sicurezza alimentare (Efsa) in merito alla non pericolosità degli alimenti di origine animale provenienti da soggetti clonati. 'La clonazione' – dichiara il presidente dell'Associazione italiana allevatori Nino Andena - 'non è di alcuna utilità per il progresso della zootecnia. E Aia può affermarlo a ragion veduta poiché ha studiato a fondo queste tecniche riproduttive, nella consapevolezza che la clonazione non serve assolutamente né agli allevatori, né ai consumatori. Continueremo quindi a lavorare sulla selezione e il miglioramento genetico, strade maestre per la crescita della zootecnia. Un concetto che ci piace ribadire nei giorni in cui gli allevatori festeggiano il loro patrono, Santo Antonio Abate, in sintonia con l'esortazione del Santo Padre, che ci ha spronati ad 'operare sempre più nel rispetto dell’ambiente e in favore della sicurezza alimentare dei cittadini'.