'Non bastava il parere positivo sugli Ogm. Ora l’Agenzia europea per la sicurezza alimentare (Efsa) si è espressa, in via preliminare, anche a favore della vendita di latte e carne provenienti da mucche e maiali clonati. Una posizione che ci trova totalmente in disaccordo, non solo sotto il profilo della sicurezza alimentare, ma soprattutto sotto l’aspetto etico'. E' quanto è stato sottolineato dalla Cia (Confederazione italiana agricoltori) in merito al progetto di parere formulato dall'organismo comunitario sulla clonazione, richiesto dalla Commissione Ue.
'La vendita di prodotti provenienti da animali clonati (latte, carne e formaggi)' - sostiene la Cia- 'rappresenta un elemento negativo ed inaccettabile, proprio perché evidenzia rischi per il consumatore, alimentando grandi preoccupazioni e perplessità di pura natura etica'. Da qui l'esigenza che su un problema  così delicato e complesso  come questo vi sia una più attenta riflessione. 'La cosa strana, oltretutto, è che il parere dell’Efsa arrivi a ridosso' -afferma la Cia- 'della decisione presa dalla statunitense Food and Drug Administration (Fda) che prevede la vendita di prodotti provenienti da animali che hanno subito un processo di clonazione. Una tempestività che alimenta non pochi sospetti. Uno su tutti: quello di spingere l’Europa a scegliere Ogm e clonazione. Un orientamento che, però, contrasteremo con tutte le nostre forza', sottolinea la Cia.
Nel ribadire la netta contrarietà sia agli Organismi geneticamente modificati  che alla clonazione, la Cia riafferma che su questi temi la stragrande maggioranza  dei cittadini italiani ed europei ha  espresso netto dissenso, come emerge anche dalla consultazione promossa dalla 'Coalizione liberi da Ogm'. Inoltre, è indispensabile procedere nella difesa e valorizzazione dell’agroalimentare tipico e di qualità che ha la sua base su un’agricoltura diversificata e che produce alimenti salubri e fortemente legati al territorio.