Il caldo record e la siccità mettono in pericolo anche la sopravvivenza degli animali nelle stalle con la necessità di attivare misure di soccorso come l’invio di autobotti per affrontare l’emergenza idrica. Lo rende noto Coldiretti nel sottolineare che l’intervento di emergenza è già stato concordato dopo la riunione svolta nelle Marche in Provincia di Pesaro dove si è deciso l'invio di autobotti per rifornire gli allevamenti in difficoltà, ma anche una deroga all'utilizzo dell'acqua dei fiumi per le colture di pregio. La disponibilità delle autobotti - sottolinea la Coldiretti - rappresenta un segnale di vitale importanza per tutte quelle imprese che hanno oggi le stalle senz'acqua per abbeverare gli animali, senza dimenticare le difficoltà a reperire il foraggio, bruciato dalla carenza di risorse idriche. I laghetti utilizzati per le forniture di acqua nella zona sono infatti quasi tutti secchi e chi può cerca di attingere a quelli artificiali, ma se non pioverà andrà in fumo il lavoro di molti allevamenti del territorio pesarese. Ma anche dove la situazione non è così drammatica, l'assedio del caldo, con temperature superiori ai 30 gradi, ha provocato secondo la Coldiretti un calo delle produzioni di latte fino al 10% in Lombardia dove si trovano il maggior numero di mucche italiane.