Un atteggiamento che ha dell’incredibile e che denota come i rischi per le nostre produzioni agroalimentari di qualità siano sempre più in agguato. Così la Cia-Confederazione italiana agricoltori commenta il parere espresso dall’avvocato generale della Corte di Giustizia Ue di Lussemburgo sul caso Parmesan-Parmigiano. "Il fatto che sia stato chiesto di non condannare la Germania - ha affermato la Cia - respingendo così il ricorso presentato dalla Commissione europea per l’uso improprio del nome Parmesan, che, danneggia il nostro Parmigiano Reggiano, dimostra come anche a livello comunitario si usi un metro di valutazione assurdo che, se accettato dalla Corte di Giustizia, può essere un precedente pericoloso. In questo modo - ha concluso l'organizzazione agricola - si dà un colpo durissimo alla qualità e alla tipicità delle produzioni. Per questa ragione la Cia sollecita un pronto e deciso intervento da parte del governo italiano per tutelare un prodotto come il Parmigiano Reggiano, che è la punta di diamante dell’agroalimentare made in Italy nel mondo".