Dopo il parere negativo dell’avvocatura generale della Corte di Giustizia Ue sull’uso della denominazione “Parmesan", arriva sugli scaffali dei supermercati europei il Pamesello italiano, grattugiato in confezione tricolore già pronto a sostituire il Parmesan tra le imitazioni del made in Italy. Lo ha reso noto la Coldiretti, in occasione del pronunciamento comunitario, che ha inoltre inaugurato a Roma la “mostra” del made in Italy “taroccato” con le nuove “imitazioni” del Parmigiano Reggiano in arrivo e i casi più eclatanti e curiosi di falsi cibi italiani scovati nei diversi continenti: dall’Europa all’Asia, dall’Oceania all’America. "Per l'avvocatura generale della Corte di Giustizia UE - riferisce la Coldiretti - il termine Parmesan non è generico, ma la traduzione della denominazione Parmigiano Reggiano e quindi non puo' essere utilizzato per prodotti di imitazione, ma i singoli stati, come nel caso specifico della Germania, non sono tenuti a controlli di ufficio". Secondo la Coldiretti, se da un lato, è certamente positiva la tutela della denominazione del vero parmigiano reggiano, è particolarmente grave che non vengano riconosciute le responsabilità dei singoli Stati nel far rispettare le normative comunitarie. "All’estero - ha sottolineato la Coldiretti - è falso un prodotto alimentare italiano su quattro con le esportazioni di prodotti alimentari dall'Italia che raggiungono il valore di 16,7 miliardi di euro e rappresentano appena un terzo del mercato mondiale delle imitazioni di prodotti alimentari made in Italy che vale oltre 50 miliardi di euro".