Venerdì 15 giugno, la Commissione europea ha stabilito di azzerare i sostegni alle esportazioni di latte, burro, formaggi ed altri prodotti derivati dal latte in seguito al forte aumento della domanda mondiale di latte e di prodotti lattiero caseari. "Anche se i sostegni all’export potranno essere reintrodotti in base all’andamento dei mercati -sottolinea Confagricoltura- che il prezzo europeo del latte è ormai allineato a quello mondiale e che le “montagne di burro” sono solo un ricordo. Anzi, per la prima volta, dopo molti anni, l’Europa è capace di influenzare il prezzo del latte sul mercato mondiale". "È la dimostrazione - prosegue Confagricoltura - che il sistema di gestione della produzione di latte non ostacola la competitività a livello internazionale e consente di occupare nuovi mercati senza costi per i contribuenti”.
La notizia ha anche un impatto sul bilancio dell’Unione Europea dal momento che consente di risparmiare l’intero importo stanziato per il sostegno alle esportazioni dei prodotti lattiero caseari. Una misura che l’Unione Europea si era, peraltro, già impegnata ad eliminare in sede Wto. “La crescita della domanda aggregata - conclude Confagricoltura - conferma che le aziende che producono latte (in Italia oltre 45.000), vanno sostenute mantenendo in vigore l’attuale regime delle quote. Soprattutto in un momento in cui le voci relative alla modifica del sistema stanno, paradossalmente, mettendo in difficoltà molti produttori che, per acquistare diritti a produrre, hanno investito un ammontare superiore a 600 milioni di Euro negli ultimi tre anni”.