Confagricoltura sostiene i presìdi che gli allevatori lombardi stanno portando avanti per protestare contro l’ingiustificata interruzione della trattativa sul prezzo del latte, voluta dagli industriali, che non tengono conto del notevole aumento dei costi di produzione e dell’andamento dei mercati nazionale ed europeo. La situazione ha raggiunto elevati livelli di criticità già da tempo. Punti critici che coinvolgono tutta la filiera e che non possono scaricarsi solo sulle aziende zootecniche, considerando che il prezzo al consumo può superare il quadruplo di quello corrisposto ai produttori. Confagricoltura ricorda infine le difficoltà esistenti in Lombardia, dove le incombenti difficoltà della direttiva nitrati, la concorrenza sleale dei paesi stranieri e le norme europee sempre più restrittive, sembrano opporsi alla volontà di fare impresa di quei produttori che, garantendo l’occupazione di 13.000 addetti, rappresentano un comparto che è un fiore all’occhiello della produzione agroalimentare italiana.