Sono stati resi noti i risultati della sperimentazione nazionale nell'annata agraria 2011-12 dalla Rete nazionale di confronto tra varietà di frumento duro, a cui partecipa il Cra, Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura. Nei 45 campi sperimentali aggregati in sei areali (Sicilia, Sardegna, Sud peninsulare, versante adriatico dell'Italia centrale, versante tirrenico dell'Italia centrale e Nord) sono state valutate complessivamente 45 varietà, di cui 20 comuni presenti in tutti i campi e le altre provate solo in uno o alcuni areali. Anche quest'anno sono state inserite 13 nuove costituzioni genotipiche tra le cultivar in prova, con l'intento di verificare l'aggiornamento del panorama varietale italiano.

"L'annata – spiega Maria Grazia D'Egidio, direttore del Cra-Qce, Unità di ricerca per la valorizzazione qualitativa dei cereali di Roma - è stata caratterizzata da rese elevate, ottimi pesi ettolitrici e tenore proteico della granella di poco inferiore ai valori medi di lungo periodo. Tra le varietà, le collaudate Tirex e Claudio e la nuova costituzione Marco Aurelio si sono distinte per rese elevate e stabili, superiori alle medie in tutti gli areali. Per produzioni superiori o uguali alle medie in cinque areali su sei si segnalano: Odisseo, Ramirez, Dylan e Kanakis. Relativamente al Sud-isole, Iride, Sculptur, Saragolla e Monastir hanno evidenziato un buon adattamento in tutti e tre gli areali; Alemanno in Sicilia e Sud peninsulare; Valerio e Neolatino in Sicilia; Dorato al Sud. Nel Centro-nord buone risposte in tutti e tre gli areali sono state ottenute da Liberdur, Serafo Nick e Achille".

Obiettivo della Rete, iniziata nel 1974 con il coordinamento dall'ex Istituto sperimentale per la cerealicoltura, oggi Cra-Qce, e giunta al 39mo anno di attività, è fornire informazioni tempestive su adattamento e caratteristiche agronomiche, produttive, merceologiche, qualitative e di risposta alle principali avversità biotiche e abiotiche delle nuove costituzioni varietali e di quelle più coltivate e di indirizzare la scelta delle varietà nei differenti areali di coltivazione anche in funzione delle diverse esigenze dell'industria di trasformazione.

Le prove sperimentali di campo vengono realizzate sia direttamente dal Cra-Qce sia in collaborazione con istituzioni pubbliche (Università, Cnr, Regioni) e con il settore ricerca delle società sementiere. Al coordinamento vengono inviati tutti i dati rilevati secondo un protocollo comune che vengono controllati e sintetizzati per pubblicazioni su riviste tecnico-scientifiche nazionali in tempo utile per le successive semine. Il Cra-Qce effettua inoltre sui campioni di tutte le prove le principali determinazioni qualitative su granella, sfarinato e semola.

L'attività della Rete nazionale frumento duro permette di ottenere informazioni affidabili, omogenee e continuative sulle caratteristiche produttive (resa e stabilità nei diversi areali), qualitative, di tolleranza a fitopatie e avversità climatiche delle varietà disponibili sul mercato, oltre a indagini sulle tematiche più attuali, come i rischi legati alla contaminazione da micotossine o le possibili proprietà nutraceutiche del frumento duro.

I dati ottenuti in più anni di prova hanno portato alla realizzazione di una banca dati di pubblica utilità che si può consultare al seguente sito http://qce.entecra.it.