I numeri dell’acqua nel mondo: 1.400.000.000 km3 l’acqua presente sulla terra. Il 97,2% è salata e si trova negli oceani. Meno del 3 per cento, è dolce. Di essa il 2,15% pari a 28.000.000 km3, è bloccata nelle calotte polari e nei ghiacciai. 120.000 Km3 pari a 0,009% è quella che si trova nei laghi d’acqua dolce, mentre quelli salati o i mari interni sono all’incirca equivalenti. 1.400 Km3 sono raccolti dai sistemi fluviali, pari a 0,0001%. 8.400.000 km3 pari allo 0,6% sono le acque sotterranee di falda. Questo significa che le acque dolci disponibili sono una piccola parte di tutta la massa idrica; esse si trovano all'interno del ciclo che, alimentato dall'energia solare, in un flusso continuo, intrecciandosi alla circolazione dell'aria, si sposta dalle superfici degli oceani alla terra ferma e ancora agli oceani in uno straordinario movimento senza fine.
Un bene limitato, prossimo alla crisi
Siamo di fronte ad un pericolo, molto realistico, di una crisi idrica qualitativa e quantitativa. Per evitarla, è necessario ripensarne a fondo la gestione. A partire da quelli che sono oggi i principali impieghi: innanzitutto in agricoltura, cui è destinata fino all'80 per cento dell'acqua disponibile poi, nei settori civili ed industriali.
Risparmiare acqua
L'interesse si rivolge perciò ai sistemi in grado di ridurre i consumi idrici, nonchè quelli energetici, necessari per somministrare l'acqua d'irrigazione. Tali sistemi devono anche ridurre al minimo le perdite, che avvengono per scorrimento sul terreno, per percolazione in profondità o per evaporazione, sia nelle operazioni di approvvigionamento, sia, durante la somministrazione dell'acqua.
A questo scopo la ricerca mira ad aumentare l'efficienza irrigua, cioè in pratica a migliorare il rapporto che lega le quantità d'acqua necessarie ad una coltura e le quantità effettivamente somministrate, per evitare sprechi e perdite.
I sistemi d'irrigazione che permettono un risparmio d'acqua prevalentemente utilizzati in Italia sono il sistema per aspersione o a pioggia e il sistema a goccia, anche detto microirrigazione o irrigazione localizzata
L'irrigazione permette di portare l'acqua nei terreni aridi, rendendoli fertili, o di migliorare l'attività agricola nelle zone dove scarseggia l'acqua stessa, a causa delle scarse o saltuarie precipitazioni.
Ogni terreno presenta caratteristiche diverse (di tipo fisico, fisico-chimico e biologico) che ne condizionano la capacità idrica ed il potere assorbente.
Il potere adsorbente varia molto a seconda che vi siano più o meno argille e sostanza organica nel terreno. Le sostanze minerali che si somministrano con le concimazioni devono essere tanto più abbondanti quanto più è scarso il potere assorbente del terreno. Nel terreno, una parte dell’acqua s'infiltra ma una parte scorre sul terreno stesso o evapora. La parte d’acqua che s'infiltra nel terreno, solo parzialmente viene trattenuta nei piccolissimi pori presenti nel terreno, invece di finire in falda; questa, insieme alla frazione dell'acqua che per risalita capillare arriva dagli strati bassi e impermeabili, mantiene il terreno umido ed è quella meglio utilizzabile dalle radici delle piante. Le piante, coltivate che non vengono irrigate avranno una disponibilità idrica variabile in funzione delle precipitazioni, del tipo di terreno, del clima e del tipo di apparato radicale. Con l'irrigazione si riesce a sopperire alla mancanza d’acqua d’origine meteorica e a mantenere nel terreno la necessaria disponibilità idrica per soddisfare i fabbisogni delle colture.
Vantaggi
L’irrigazione localizzata (microirrigazione ma anche subirrigazione) presenta diversi vantaggi rispetto all’irrigazione tradizionale a pioggia:
1) Prevede pressioni di funzionamento molto basse (tra 0,5 e 2,5 bar), ed economizza il consumo d'acqua con portate che difficilmente superano i 8 litri/ora.
2) L’erogazione dell'acqua è localizzata, l’acqua arriva esattamente dove serve, un minore volume di terreno da inumidire si traduce in minori volumi d'adacquamento, riuscendo a soddisfare il fabbisogno della coltura senza sprechi.
3) Non ci sono fenomeni di ruscellamento, erosione e costipamento del terreno.
4) Con volumi d'acqua richiesti contenuti, questo sistema consente di sfruttare anche dei piccoli pozzi con piccole portate.
5) La pianta non viene bagnata percui si mantiene l'apparato fogliare asciutto, così da impedire lo sviluppo di funghi e malattie.
6) Si hanno ridotte perdite per evaporazione grazie alla bassa dispersione dell’acqua nell’aria e nel terreno.
7) Il volume ridotto di terreno bagnato limita notevolmente lo sviluppo delle malerbe.
8) Si possono irrigare anche le colture pacciamate.
9) Si può effettuare la distribuzione di fitofarmaci al terreno.
10) Si può effettuare la fertirrigazione: il fertilizzante sciolto nell'acqua e distribuito con la stessa permette una migliore ed uniforme distribuzione degli elementi nutritivi all’apparato radicale delle colture.
11) E’ possibile irrigare in presenza di vento, caratteristica non trascurabile in particolari condizioni climatiche.
12) Con la subirrigazione non si hanno le ali gocciolanti in superficie, percui risultano facilitate le operazioni colturali tra le file ed effettuare la fertirrigazione.
13) Piccoli volumi significano modeste portate e ridotte pressioni d'esercizio, con conseguente risparmio d’acqua e d’energia.
14) Elevata automazione e risparmio di manodopera.
Svantaggi
1) Maggior rischio di occlusione degli erogatori.
2) Ingombro delle ali gocciolanti sulla superficie della coltura.
3) Terreno non uniformemente bagnato.
4) Rischio di accumulo dei sali al limite zona del bulbo bagnato.
5) Scarsa adattabilità ad una gestione dell’irrigazione turnata.
6) Non si realizza un’irrigazione termica.
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Per informazioni: PROF.i srl - agronomia@fertirrigazione.it - www.fertirrigazione.it
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Fonte: Agronotizie