Al momento i problemi provocati su melo dal complesso di avversità, in parte riconducibili al Colletotrichum, sono ancora sotto controllo, ma la situazione, con le alte temperature e con le precipitazioni dell'ultimo periodo, è in rapida evoluzione e di conseguenza è molto alto il livello di attenzione da parte dei tecnici impegnati nell'assistenza tecnica. I controlli, le verifiche ed eventuali trattamenti specifici dovranno proseguire fino alla raccolta e non si devono escludere interventi specifici in campo nella fase di post raccolta.

 

Questo il quadro emerso a seguito di un ciclo di interviste che sono state fatte intorno a Ferragosto e che sono state realizzate per seguire l'evoluzione di questo complesso di avversità che, dopo i crescenti problemi provocati sul melo negli ultimi anni, è ora sotto stretto monitoraggio.

 

Nel corso dell'ultimo inverno il tema è stato lungamente discusso in occasione degli incontri sui bilanci fitosanitari, organizzati dalla Aipp, l'Associazione Italiana per la Protezione delle Piante, ed è stato approfondito in una sessione specifica delle ultime Giornate Fitopatologiche.
Per questo, dalla fine della primavera, sono stati condotti in tutti i meleti del Nord Italia monitoraggi mirati.

 

In questo breve articolo viene sintetizzata la situazione a Ferragosto, ricostruita attraverso una serie di interviste mirate ad alcuni dei principali esperti che stanno seguendo il problema sul territorio. Sono stati intervistati: Robert Wiedmer del Centro di Consulenza Beratungsring di Lana (Bolzano); Luca Benvenuto del Servizio Fitosanitario della Regione Friuli Venezia Giulia; Gastone Dallago della Fondazione Edmund Mach di San Michele all'Adige (Trento); Riccardo Bugiani del Servizio Fitosanitario della Regione Emilia Romagna; Luca Nari del centro di consulenza Agrion Piemonte; Lorenzo Tosi del centro di saggio Agrea Centro Studi di San Giovanni Lupatoto (Verona).

 

Il quadro che emerge è al momento relativamente rassicurante, ma vi è preoccupazione per quello che potrà succedere nelle prossime settimane e sono ancora tante le incognite sulle quali il mondo della ricerca sta lavorando per trovare adeguate soluzioni.


Fino al 10-15 agosto 2024 la situazione si poteva considerare tranquilla e sotto controllo anche grazie all'attenzione e all'impegno nell'applicazione di attente strategie di difesa da parte degli agricoltori.
Nel 2024 i primi sintomi sono stati osservati tra la fine di luglio e l'inizio di agosto. I primi ad essere stati colpiti sono stati degli impianti di Gala, prima su foglia e poi su frutto. Dall'inizio di agosto alcune osservazioni su Golden e, negli ultimi giorni, anche su Pink Lady.

 

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(Fonte: Riccardo Bugiani - Servizio Fitosanitario della Regione Emilia Romagna)

 

Primi casi di filloptosi nella seconda settimana di agosto su Gala in Friuli Venezia Giulia.

In Trentino in leggero anticipo le prime osservazioni nella seconda metà di giugno con macchie necrotiche sulle foglie da cui peraltro non sono stati isolati ceppi di Colletotrichum.

In Emilia Romagna i primissimi sintomi sia su foglia che su frutto si sono manifestati già dalla terza decade di luglio. In precedenza, all'inizio di giugno si sono manifestate delle prime necrosi fogliari, ma in questo caso dagli isolamenti non è stato trovato niente. Successivamente sono stati riscontrati ceppi di Alternaria, mentre poi il Colletotrichum (Colletotrichum chrysophilum) è stato isolato solo dalla terza decade di luglio.  

 

Le comparse del 2024 sono state in leggero ritardo rispetto alle prime comparse del 2023. 

 

Le segnalazioni hanno inizialmente riguardato la cultivar Gala, successivamente sono stati colpiti anche degli impianti di Golden. Particolari problemi nelle aziende biologiche, specie su varietà ticchiolatura resistenti. Nei casi più gravi degli scorsi anni si sono avute filloptosi, anche dopo la raccolta, e problemi sui frutti anche in post raccolta.

 

Sono normalmente le aree più umide le più colpite.  

 

Non c'è ancora una completa chiarezza sull'eziologia di queste manifestazioni che prima alterano le foglie, poi colpiscono i frutti e che poi portano progressivamente alla caduta delle foglie. Sui primi sintomi comparsi gli isolamenti non evidenziato patogeni, mentre poi si sono isolati Alternaria, che comunque normalmente non è l'agente primario che provoca i sintomi sulle foglie, e successivamente, Colletotrichum.

 

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(Fonte: Riccardo Bugiani - Servizio Fitosanitario della Regione Emilia Romagna)

 

C'è ancora una certa incertezza su quali siano effettivamente gli agenti che determinano i sintomi precoci fogliari. Al momento si possono attribuire ad un complesso di agenti tra i quali, oltre ad Alternaria e Glomerella, si devono considerare anche altri agenti, già segnalati negli anni passati. Si conferma una certa scalarità sugli esiti degli isolamenti. Sulle prime necrosi non si isola niente, oppure Alternaria, ma solo successivamente, in coincidenza con ondate di caldo, viene isolato Colletotrichum chrysophilum, (appartenente al complesso del Colletotrichum gloeosporioides) di cui la forma sessuata è Glomerella.

 

Contro queste avversità normalmente non vengono eseguiti trattamenti specifici, ma sono stati incrementati, anche sulle infezioni secondarie, gli interventi contro la ticchiolatura che si sono dimostrati complessivamente adeguati. Tra i prodotti più efficaci in campo per la risoluzione dei problemi viene data fiducia al captano, con l'eventuale aggiunta di fosfonato di potassio.

Qualche perplessità da parte di alcuni tecnici sulle dosi di impiego del captano che sono state ridotte dopo le recenti revisioni.

 

Sono in corso diverse verifiche di campo, ma non sono sempre semplici, mentre è opportuno segnalare come molto interessante il recente articolo intitolato "Test in vitro per valutare l'efficacia di diversi fungicidi contro Glomerella Leaf Spot (Gls)" del Centro di Sperimentazione Laimburg (Bolzano) (autori: Evi Deltedesco, Francesca Bottegoni, Emma Rizzolli, Stefanie Primisser, Sabine Ottl), pubblicato sulla rivista Frutta e Vite n. 3/2024 del Centro di Consulenza Beratungsring, in cui sono stati riportati interessanti risultati ottenuti da prove di efficacia condotte in vitro con diverse sostanze.

 

I risultati hanno evidenziato un'attività molto interessante da parte di penthiopyrad, metiram, la cui commercializzazione scade nel novembre del 2024, e, in misura più contenuta, da captano, da valutare anche in relazione alle dosi di impiego, e fludioxonil.

 

Di seguito si riportano le indicazioni fornite dai singoli intervistati:

 

Tabella 1 - Intervista a Robert Wiedmer

(Fonte: AgroNotizie®)

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Tabella 2 - Intervista a Luca Benvenuto

(Fonte: AgroNotizie®)

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Tabella 3 - Intervista a Gastone Dallago

(Fonte: AgroNotizie®)

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Tabella 4 - Intervista a Riccardo Bugiani

(Fonte: AgroNotizie®)

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Tabella 5 - Intervista a Luca Nari

(Fonte: AgroNotizie®)

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Tabella 6 - Intervista a Lorenzo Tosi

(Fonte: AgroNotizie®)

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In collaborazione con Mirco Casagrandi, esperto fitosanitario