Nella stessa riunione tenutasi a Bruxelles il 26-27 gennaio, lo Standing committee on plants, food and feed (section: Phytopharmaceuticals – Plant protection products – Legislation), oltre ad approvare la lista dei 77 candidati alla sostituzione (piccolo aggiornamento del recente articolo: ecco la bozza di regolamento in uscita sulla Gazzetta UE con allegato e scheda della votazione: favorevoli 25 paesi su 28, Francia, Lussemburgo e Malta astenuti), aveva in agenda altri 30 argomenti oggetto di discussione e altri due punti in cui era chiamata a esprimere un voto.

Tra i punti oggetto di discussione segnaliamo le linee guida dell'Efsa sull'esposizione degli operatori e dei lavoratori e sull'impatto ambientale delle colture protette, oltre alla valutazione delle domande di prodotti generici.
Tutti argomenti molto tecnici, ma di notevole impatto sulla futura disponibilità di mezzi tecnici “convenzionali” in agricoltura. L'ultimo aspetto contrappone infatti imprese con ricerca di base e/o detentori di dossier di sostanze attive ad aziende che lavorano sugli off-patent (ovviamente è una semplificazione: molte grosse ditte svolgono contemporaneamente questi ruoli): dalla flessibilità con cui un formulato verrà giudicato “comparabile” a un altro dipenderà il costo della documentazione per commercializzare alternative “generiche” a quelle che all'inizio del loro ciclo di vita venivano chiamate “specialità”.

Non mancano le “patate bollenti” come la causa intentata da Greenpeace e Pan Europe che hanno richiesto alcuni documenti confidenziali riguardanti le impurezze della sostanza attiva glifosate allo stato relatore Germania. La sentenza dell'8 Ottobre 2013, che ha dato ragione agli ambientalisti, è stata infatti impugnata dalla Commissione Europea nel Febbraio 2014 e l'esito è ancora incerto. Se la corte confermerà la decisione del tribunale, informazioni confidenziali (impurezze dalle quali esperti potrebbero risalire al meccanismo di sintesi) potrebbero diventare divulgabili su richiesta motivata da ragioni di protezione ambientale.

Infine segnaliamo il rinvio del voto sull'approvazione di due induttori di resistenza di origine naturale (potenziali sostituti dei candidati alla sostituzione?), uno derivato dalle pareti cellulari del normale lievito (Saccaromyces cerevisiae) e l'altro costituito da un complesso del chitosano coniugato con la pectina. Entrambi si usano in orticoltura, il primo – cerevisane – contro le peronospore e l'altro – Cos-Oga – contro gli oidii. Il cerevisane è in una situazione piuttosto curiosa: alla precedente riunione, tenutasi il 9-10 ottobre, la commissione ha proposto la “non approvazione” ma non è stata seguita dagli stati, come è successo alla soluzione opposta nella riunione di fine gennaio. La votazione definitiva è prevista nella riunione del comitato residui del 12-13 febbraio, dove si ritaglierà un piccolo spazio per concludere la discussione su questi induttori di resistenza.

Per saperne di più
  1. Agenda dello Standing Committee on Plants, Animals, Food and Feed - Section: "Phytopharmaceuticals - Legislation" tenutosi a Bruxelles il 26-27 gennaio 2015.
  2. Agenda dello Standing Committee on Plants, Animals, Food and Feed - Section: "Phytopharmaceuticals - Legislation" Bruxelles 12-13 Febbraio 2015.
  3. Efsa Panel on Plant Protection Products and their Residues. “Guidance of Efsa: Guidance on Pesticides Exposure Assessment of Operators, Workers, Residents and Bystanders.” Efsa Journal 12, no. 10:3874 (October 24, 2014): 55. doi:10.2903/j.Efsa.2014.3874.
  4. Efsa. “Scientific Opinion on Clustering and Ranking of Emissions of Plant Protection Products from Protected Crops (greenhouses and Crops Grown under Cover) to Relevant Environmental Compartments.” Efsa Journal 10, no. 3 (June 11, 2012): 87. doi:10.2903/j.Efsa.2012.2611.
  5. European Food Safety Authority. “Conclusion on the Peer Review of the Pesticide Risk Assessment of the Active Substance Cerevisane (cell Walls of Saccharomyces Cerevisiae Strain LAS117).” Efsa Journal 11, no. 6:3235 (2013): 40.
  6. European Food Safety Authority. “Conclusion on the Peer Review of the Pesticide Risk Assessment of the Active Substance COS-OGA.” Efsa Journal 12, no. 10:3868 (October 13, 2014): 39. doi:10.2903/j.Efsa.2013.3032.
  7. Sentenza del Tribunale (Seconda Sezione) dell'8 ottobre 2013. Stichting Greenpeace Nederland e Pesticide Action Network Europe (PAN Europe) contro Commissione europea. Accesso ai documenti - Regolamento (CE) n. 1049/2001 - Documenti relativi alla prima autorizzazione di immissione in commercio della sostanza attiva glifosato - Rifiuto parziale di accesso - Rischio di pregiudizio per gli interessi commerciali di una persona fisica o giuridica - Articolo 4, paragrafo 5, del regolamento n. 1049/2001 - Interesse pubblico prevalente - Regolamento (CE) n. 1367/2006 - Articolo 6, paragrafo 1, del regolamento n. 1367/2006 - Direttiva 91/414/CEE. Causa T-545/11.
  8. Impugnazione proposta il 17 dicembre dalla Commissione europea avverso la sentenza del Tribunale (Seconda Sezione) dell’8 ottobre 2013, causa T-545/11, Stichting Greenpeace Nederland e Pesticide Action Network Europe (PAN Europe) / Commissione europea