Non solo di agrofarmaci si è parlato a Campobello di Licata. Anche Gibraltar, la nuova varietà di grano duro di Syngenta, ha destato molto interesse. La peculiarità della genetica di Gibraltar vengono spiegate da Marco Innocenti Technical Field Manager di Syngenta per Toscana, Umbria, Lazio e Sardegna.

"Ai mercati dei cereali abbiamo fatto una promessa: offrire raccolti di qualità in quantità. Con lo sviluppo locale delle genetiche questa promessa la stiamo mantenendo. Per quanto riguarda una varietà come Gibraltar, il suo areale di elezione appare quello del sud del Mediterraneo. Quindi questa nuova varietà si candida per essere un'importante risorsa per le aree meridionali Italia. Gibraltar è stata infatti concepita e sviluppata per essere vocata a questi areali. Di Genetica Syngenta, Gibraltar mostra un ciclo medio-precoce, un buon vigore vegetativo e un'apprezzabile capacità di accestimento. Mostra anche un peso per mille semi congruo per questi climi: le dimensioni delle cariossidi si mostrano infatti medie, risultando quindi di facile riempimento. Questa caratteristica sposa ottimamente queste zone pedoclimatiche, ove Gibraltar può fare la differenza".

In considerazione di annate come il 2012, gravemente siccitose, quali sono i vantaggi di una varietà come Gibraltar?
"Quando smette di piovere a metà aprile tutto entra in crisi, quindi alla semina gli investimenti sono sempre abbastanza contenuti per non esaltare la successiva competizione idrica fra le piante. La densità di semi spazia quindi fra i 300 e i 350 semi per metro quadro, corrispondenti a una dose per ettaro di 180-200 chillogrammi. Quanto a produzioni, nei parcelloni sperimentali fino a ora realizzati Gibraltar si è sempre mostrato allineato ai migliori standard di riferimento sul mercato, superando anche la soglia dei 60 quintali per ettaro. Ora stiamo assistendo a un anno che è climaticamente diverso da quello della stagione 2011-2012. Ciò consentirà quindi di verificare le performance di Gibraltar in situazioni fra loro molto differenti".

Intervistato sulla destinazione elettiva di Gibraltar nei mercati Marco Innnocenti non ha dubbi:
"Essendo grano duro la tipizzazione d'utilizzo è senz'altro la pasta. Stiamo collezionando indicazioni produttive, occorrono almeno due o tre anni, per verificare se l'indice di proteine e il contenuto di glutine sono allineati con le richieste della filiera della pasta di qualità. Siamo in tal senso molto confidenti".

Il mercato, però, può ora diventare curioso sui tempi previsti di arrivo di Gibraltar nelle rivendite di mezzi tecnici: "Diversamente da un agrofarmaco, che appena registrato può essere prodotto su logiche industriali, con una varietà di cereali si deve prima passare attraverso una fase di moltiplicazione tale da poter contare su una massa critica adeguata per continuare questa valutazione di tipo territoriale. Si prevede infatti di continuare le valutazioni di campo in Sardegna, Sicilia e altre Regioni del Sud, ma anche in Grecia e Turchia. Si parla però di un numero molto ridotto di stagioni, dopo di ché Gibraltar avrà raggiunto la piena maturità anche commerciale".

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