Dall'Europa arriva un altro no agli Ogm: agli Stati membri deve essere consentito di utilizzare anche motivazioni ambientali, quali la resistenza ai pesticidi o la necessità di mantenere la biodiversità, per limitare o vietare la coltivazione di piante geneticamente modificate autorizzate dall'Unione.

E' quanto prevede un emendamento approvato dalla Commissione ambiente, salute pubblica e sicurezza alimentare, alla proposta della Commissione europea che consentirà agli Stati membri di proibire o limitare gli Ogm sul proprio territorio. 

"Questo voto - ha commentato la relatrice della proposta Corinne Lepage - è un chiaro segnale che il Parlamento manda a Consiglio e Commissione: il sistema di autorizzazione dell'Ee deve essere mantenuto, ma deve anche essere riconosciuto che motivazioni di impatto agricolo o ambientale, nonché di carattere socio-economico, devono poter essere citate dagli Stati membri per giustificare un divieto o limitazione della coltivazione di Ogm". 

La relazione Lepage è stata approvata con 34 voti a favore, 10 contro e 16 astensioni. L'Assemblea si pronuncerà a giugno.