"Cresce in Europa l'opposizione al biotech nel piatto con una netta maggioranza del 61%, in aumento rispetto al 57% del 2005, che è molto contraria ai cibi geneticamente modificati, sulla base del nuovo sondaggio Eurobarometro sulle scienze della vita e le biotecnologie divulgato ieri, giorno di San Martino, inizio dell' annata agraria". 

Lo rende noto la Coldiretti che riferisce che "gli europei presentano una ancora maggiore opposizione alla clonazione animale a fini alimentari con solo il 18% dei favorevoli". 

Secondo l'organizzazione la forte contrarietà espressa dai consumatori sui prodotti geneticamente modificati è cresciuta negli ultimi cinque anni ed è la conferma che non è semplicemente il frutto di una valutazione emotiva. Si tratta invece di una ulteriore dimostrazione della volontà di un numero crescente di cittadini di respingere le provocazioni e le forzature, consapevoli o meno, attuate con la coltivazione o il commercio di Ogm illegali, come è già avvenuto recentemente con l'importazione illegale di riso contaminato dagli Usa o in Italia per il mais e in Svezia per la patata biotech non autorizzati con le decisioni di distruggere i raccolti. 

All'opposizione dei consumatori devono rispondere le istituzioni e gli agricoltori come dimostra il fatto che si sono ridotti a soli sei, su ventisette, i Paesi europei dove si coltivano Ogm con un drastico crollo del 12% delle semine nel 2009.