Il presidente della Cia - Confederazione italiana agricoltori, Giuseppe Politi, accompagnato dal coordinatore della Giunta nazionale Cia, Alberto Giombetti, è intervenuto alla conferenza stampa organizzata, ieri 3 agosto 2010 a Roma, dalla 'Task Force per un'Italia libera da Ogm', commentando le recenti vicende friulane.

"Sono settimane che in Friuli c'è qualcuno che sta commettendo un reato e che rimane ad oggi impunito. La vicenda della coltivazione illegale di mais Ogm non è solo un fatto che investe le competenze del ministro delle Politiche agricole Giancarlo Galan, ma dovrebbe interessare una buona fetta del Governo. Invece, mi sembra che ancora una volta nel nostro Paese i tempi della giustizia e del rispetto della legalità siano sempre troppo diluiti". Così si è espresso il presidente della Cia.

"Quella di Pordenone - ha detto Politi - è una sfida, una provocazione che vuole mettere a nudo le anomalie e i ritardi del nostro Paese. Le tempistiche italiane non hanno eguali in altri Paesi, dove non si sarebbe perso tutto questo tempo per punire i trasgressori di una legge. Non intervenire con tempestività nel rispetto della legge, costituisce un fatto grave e pericoloso".

"Sugli Ogm confidiamo nel rispetto della legge e rilanciamo la proposta per un Piano nazionale delle proteine vegetali, libero da modificazioni genetiche. Su questo tema - ha concluso il presidente Politi - invito tutti gli attori della filiera, ed in particolare le istituzioni, ad essere coesi e rapidi nella sua approvazione e realizzazione".